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Goodman Europe è il primo sviluppatore di immobili logistici con un piano di riduzione delle emissioni Scope 1, 2 e 3 in linea con l’obiettivo di 1,5°C approvato da SBTi

martedì 17 maggio 2022


La Science Based Targets initiatives (SBTi) ha approvato la strategia di Goodman Europe per la riduzione delle emissioni Scope 1, 2 e 3, un impegno per contribuire a limitare l’aumento del riscaldamento globale entro la soglia di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali entro il 2050.

Goodman Europe diventa il primo sviluppatore immobiliare logistico a livello mondiale a ottenere dalla Science Based Targets initiatives (SBTi) l’approvazione dei propri obiettivi volti a contenere il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5°C e relativi alle emissioni Scope 1, 2 e 3.

Un forte impegno, in linea con l'Accordo di Parigi e con le raccomandazioni dell'IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), che si concretizza nell’identificazione di obiettivi per la lotta al cambiamento climatico volutamente ambiziosi e costruiti su basi scientifiche. Tali obiettivi sono stati validati da SBTi, una partnership tra i maggiori organismi internazionali impegnati nella lotta al riscaldamento globale quali il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI), il World Wildlife Fund (WWF) e il Carbon Disclosure Project (CDP).

Si tratta di un riconoscimento molto importante per Goodman, che opera in Europa, Asia, America e Oceania e ha un approccio globale alla sostenibilità. Il gruppo ha inoltre varato una Sustainability Strategy basata su obiettivi scientifici a breve e lungo termine legati ai criteri mondiali ESG che prevedono espressamente la riduzione delle emissioni di carbonio. Le altre aree di attenzione identificate da Goodman riguardano la posizione e la circolarità dei propri immobili, la promozione della biodiversità e lo sviluppo di ambienti a misura d’uomo.

Centro logistico Goodman con diversi magazzini logistici sostenibili dotati di impianto solare in copertura 

 

Gli obiettivi di Goodman verso il 2030

Goodman Europe ha scelto di concentrarsi sulle emissioni dirette e indirette, nell’ottica di dare un apporto reale e ambizioso alla lotta contro il cambiamento climatico. Gli impegni di Goodman approvati da SBTi prendono come anno di riferimento il 2019 e riguardano la riduzione delle emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3, che classificano le diverse tipologie di emissioni.

Per i primi due ambiti, che racchiudono le emissioni generate dalle attività aziendali come i viaggi dei dipendenti e il consumo energetico degli uffici, l’obiettivo di riduzione è del 70% entro il 2030. Lo Scope 3, invece, rappresenta il target più impegnativo, perché riguarda tutte le altre emissioni indirette relative alle attività aziendali, come quelle legate alla costruzione e al consumo energetico degli edifici in gestione. Goodman mira a ridurre le emissioni di Scope 3 del 55% entro il 2030: un obiettivo ambizioso, considerando che queste emissioni generalmente rappresentano la grande maggioranza dell’impronta di carbonio di un’azienda.

Marie Maggiordomo, Head of Innovation & Sustainability di Goodman Europe, ha dichiarato al riguardo: “Il settore immobiliare globale ha un ruolo vitale nella protezione dell’ambiente e nella salvaguardia del suo futuro. Goodman in questo vuole essere d’esempio. Definire i nostri obiettivi su basi scientifiche, concentrandoci non solo sugli Scope 1 e 2, ma anche sul più impegnativo e sfidante Scope 3 è stata un’esperienza importante e formativa che ci ha consentito di comprendere a fondo le nostre emissioni e di pensare in modo innovativo a come possiamo seriamente ridurle. Il team Goodman fin da subito è stato motivato da questi obiettivi ed è insita nel nostro DNA la voglia di realizzarli”.

La strategia: misurare, ridurre e compensare

Per raggiungere questi obiettivi, Goodman ha messo in piedi una strategia climatica basata su tre principi: misurare, ridurre e compensare.
I primi due in particolare sono fondamentali per l’azienda. Il processo SBTi, portato avanti in collaborazione con l’azienda di consulenza ambientale CO2logic, ha permesso a Goodman di analizzare le emissioni annuali di CO₂ e di identificare le misure di riduzione più idonee ed efficaci. Queste includono l’aumento della produzione di energia rinnovabile in loco, l’eliminazione graduale del gas naturale e l’efficientamento dei sistemi di illuminazione e di riscaldamento in tutti gli asset esistenti.

Goodman ha, inoltre, introdotto nei contratti di locazione con i propri clienti delle clausole green, che hanno lo scopo di promuovere un impegno condiviso di sostenibilità e che ad oggi includono diverse iniziative quali l’indicazione di un sustainability manager, l’incremento di utilizzo di energie rinnovabili, la riduzione dei rifiuti e la gestione efficiente dell’acqua. In aggiunta, Goodman si impegna a compensare il 100% delle emissioni residue sia attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati ICROA (International Carbon Reduction and Offset Alliance), che mediante azioni locali concrete volte a preservare la biodiversità e realizzate in partnership con associazioni locali e ONG.

SBTi: l’iniziativa

Lanciata nel 2015, l’SBTi nasce per supportare le organizzazioni a definire e impegnarsi concretamente nel raggiungere obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra in linea con le raccomandazioni scientifiche più recenti, fra cui limitare il riscaldamento globale a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali entro il 2050.
Le società con obiettivi di sostenibilità approvati da SBTi, attualmente più di 2000 in tutto il mondo, sono tenute a riferire annualmente le emissioni generate, nonché i progressi raggiunti circa i propri obiettivi.