Il mercato italiano dei data center e il ruolo degli sviluppatori

3 domande a Stefano Fierro, country manager di Goodman Italy, sullo scenario data center italiano

Chi è Goodman e come si inserisce nel mercato dei data center?

Goodman è un gruppo internazionale attivo da oltre 30 anni nello sviluppo e nella gestione di immobili industriali. Con 50,5 miliardi di Euro di asset e 438 proprietà in gestione, Goodman attualmente concentra la sua presenza nelle principali metropoli in Europa, America, Asia e Oceania, dove offriamo terreni situati in location strategiche interessanti per un’ampia gamma di utilizzi.
Per Goodman il passaggio allo sviluppo di data center – in aggiunta agli immobili logistici e light industrial che seguiamo da anni - è stato un'evoluzione naturale, dal momento che rispecchia la nostra strategia globale di fornire infrastrutture essenziali per l’economia digitale. Il primo data center di Goodman è stato realizzato più di dieci anni fa a Sydney, e ad oggi il gruppo ha messo a disposizione 0,6 GW di potenza dedicata in tutto il mondo per una serie di hyperscaler e colocator. Al momento stiamo portando avanti diverse opportunità strategiche anche in Europa, sia nell’area FLAP (Francoforte, Londra, Amsterdam, Parigi) che nei principali mercati emergenti quali Milano e Madrid.

Dal vostro punto di vista, come sta evolvendo lo scenario dei data center in Italia?

Il mercato dei data center in Italia continuerà a crescere anche nei prossimi anni per effetto della combinazione di molteplici fattori, tra cui il crescente consumo di dati, l’aumento dell’interconnettività, il maggior ricorso delle PMI ai servizi cloud e l’implementazione della tecnologia 5G. L’Italia, che oggi è considerata un mercato emergente nello scenario europeo, ha tutto quello che serve per diventare un ambiente digitale sempre più attrattivo, capace non solo di soddisfare la crescente domanda interna ma anche di attirare quella di stati vicini come la Svizzera grazie alla sua posizione geografica, agli investimenti in materia di energie rinnovabili e alla presenza di un’ottima infrastruttura elettrica. 

Qual è il ruolo di uno sviluppatore come Goodman nel mercato dei data center e che tipo di offerta proponete ai player di settore?

Lo sviluppo di un data center è un progetto complesso e molto lungo. I vantaggi di affidarsi a uno sviluppatore come Goodman sono molteplici. Innanzitutto, lavorare con Goodman significa affidarsi a un player solido da un punto di vista finanziario e con un notevole track record a livello mondiale. La nostra esperienza nell’acquisizione di siti strategici, nell’approvvigionamento della potenza e nella gestione di processi urbanistici complessi ci permettono di realizzare le infrastrutture necessarie a supportare la crescita dell’economia digitale. Gestiamo con competenza tutte le fasi del progetto, dalla selezione del sito all’acquisizione della potenza, alla fase di design e costruzione, per offrire strutture di alta qualità, pronte per essere personalizzate sulla base delle esigenze degli operatori, risparmiando tempo e capitale.

Relativamente all'offerta, attualmente abbiamo circa 1,9 GW di potenza assicurata su terreni strategici in tutto il mondo, più altri 1,8 GW in fase avanzata di acquisizione. I nostri progetti più recenti riguardano soluzioni di tipo powered core and shell, che permettono ai nostri clienti un time to market più rapido e di eliminare il CAPEX iniziale per l’acquisizione dell’area e la costruzione della struttura. Nell'ambito di questo tipo di progetti ci occupiamo dei permessi e delle autorizzazioni sia per quanto riguarda l'urbanistica che l’acquisizione della potenza, contribuendo a ridurre i rischi per gli operatori del settore. Tra gli sviluppi di questo tipo vi è il FRA I Data Centre, uno dei due progetti in corso nell’area di Francoforte dove Goodman si è già assicurata un cliente con un contratto di locazione a lungo termine, a riprova della forte domanda per questo tipo di strutture.

Intervista apparsa su Office Automation - numero speciale Data Center di gennaio/febbraio